Il coordinamento ligure Gestione Corretta Rifiuti fa parte del Comitato Promotore delle legge di iniziativa popolare sui rifiuti. Questa proposta di legge va a modificare la legge attualmente in vigore (152/2006, Codice dell’Ambiente, e successive modificazioni).
Il testo della legge di iniziativa popolare (lip) è ormai quasi definitivo. L’assemblea nazionale che si terrà a Roma il prossimo 19 gennaio approverà le ultime limature, poi ci sarà la revisione giuridica (per dare al testo i requisiti formali di una legge). Infine la lip sarà depositata in Cassazione, che dovrà dare un giudizio di ammissibilità. Quindi partirà la raccolta firme, che dovrà raccogliere, entro sei mesi, almeno 50.000 firme autenticate di elettori italiani.
Finalità e obiettivi della lip sono contenuti nell’articolo 1. In estrema sintesi, entro il 2020 il 95% dei rifiuti dovrà essere recuperato a qualche uso utile. Perciò dovranno chiudere gli inceneritori ancora in funzione (art. 6), e le discariche si limiteranno ad accogliere il residuo non recuperabile, che a quella data, comunque, non dovrà superare il 5% dell’intera massa dei rifiuti. Con l’intento, però, di tendere a zero negli anni successivi, grazie alla riprogettazione degli oggetti ora non recuperabili.
Questi obiettivi sono l’applicazione di indirizzi che vengono dall’Unione Europea: la Direttiva quadro 2008/98/CE, il Sesto programma di azione per l’ambiente della CE, nonché la Risoluzione del parlamento europeo del 24 maggio 2012 “un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse”.
Tengono anche conto dei referendum del 12 e 13 giugno 2011 (su acqua, nucleare e legittimo impedimento).