Contro la privatizzazione di Amiu e per una diversa gestione dei rifiuti

DICHIARAZIONE

Noi sottoscritti movimenti liguri, sostenitori della strategia rifiuti zero, apprendiamo l’intenzione del Comune di Genova di vendere a privati una quota azionaria della sua azienda AMIU SpA, allo scopo, vien detto, di effettuare gli investimenti necessari per la costruzione degli impianti destinati a “chiudere il ciclo integrato (dei rifiuti) nell’ambito genovese”.
Risulta dal documento della Giunta e dal contesto d’insieme la probabilità che l’intera operazione sia finalizzata a consegnare il servizio rifiuti di Genova a Iren SpA e a costruire un inceneritore, cosa finora non riuscita alle tre ultime giunte.
L’incenerimento dei rifiuti è una modalità di trattamento ormai obsoleta: l’UE sta infatti programmando di abbandonare gli inceneritori entro il 2020 e in Italia anche la Regione Emilia-Romagna sta decidendo in tal senso.
Non solo è ormai ampiamente dimostrato che l’incenerimento dei rifiuti è gravemente dannoso alla salute, ma risulta anche essere la peggiore soluzione sotto il profilo ambientale (il recupero di energia è solo un terzo di quella sprecata poi per riprodurre la materia non recuperata), non risultando al contempo neanche economicamente conveniente (gli inceneritori chiuderebbero se non avessero incentivi statali).
Gli inceneritori sono alternativi rispetto al recupero e al riciclo della materia. Poiché le risorse del pianeta non sono infinite, metalli, plastica, carta, cartone, vetro e frazione organica dei rifiuti solidi urbani, debbono essere recuperati come materie prime e compost, non distrutti con scelte irragionevoli e pretestuose.
Oggi la Liguria ha la fortuna di essere, insieme con il Molise, l’unica regione italiana senza inceneritori.
Un servizio di gestione corretta dei rifiuti deve essere finalizzato al recupero di materia e per tale scopo non è utile che sia effettuato da soggetti di grandi dimensioni, lontani dai territori e vincolati a logiche di profitto.
E’ necessario invece che la gestione dei rifiuti sia strettamente integrata con le altre attività volte alla valorizzazione delle risorse rinnovabili del territorio, dalla gestione del servizio idrico all’agricoltura, al turismo, all’energia.
Occorre invertire la tendenza al gigantismo e alla finanziarizzazione di queste attività, che debbono invece essere svolte da soggetti che siano espressione dei territori e radicati nelle realtà locali.
Il progetto di vendere quote di AMIU SpA a grandi operatori come IREN ci vede perciò fermamente contrari, mentre l’impianto di trattamento di parte delle frazioni secche differenziate inaugurato recentemente a Bolzaneto è un passo nella direzione giusta.

Confidiamo quindi che l’amministrazione comunale genovese sia in grado, il prossimo 10 settembre, di rappresentare l’interesse generale e di compiere le scelte giuste di:
-) mantenere AMIU in house;
-) rispettare la “gerarchia dei rifiuti” stabilita in sede comunitaria;
-) indirizzare AMIU decisamente a una vera raccolta differenziata (finora sabotata dai vertici dell’azienda), a cominciare dalla raccolta del rifiuto organico che va estesa a tutto il territorio comunale in modalità “Porta a Porta”, intendendo con ciò una modalità di raccolta di tipo domiciliare;
-) attuare le buone pratiche oggi disponibili, fra cui la tariffazione puntuale, al posto dell’attuale TARES, iniqua nei confronti dei cittadini più virtuosi, perché basata principalmente sulla metratura dei locali e non sulla quantità di rifiuto prodotto.

Genova, 5/9/2013

I primi promotori:
Gestione Corretta Rifiuti Genova
Attac Genova
Comitato per Scarpino
Comitato RifiutiZero Rapallo
Meetup 5stelle Rapallolibera
Sanremo Sostenibile
M5S Sanremo
Ass. Garabombo l’invisibile
Ass. Sarzana che Botta!
M5S Sarzana
M5S Savona
Comitato Ambiente Salute Spotorno-Noli
Meetup Loano in movimento

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...