Il convegno scientifico, era rivolto al mondo universitario, sul tema della trasformazione dei rifiuti in energia.
6 interventi, di SPES UNIGE, Punto a Capo Comunicazione, Polo Energia Sostenibile, DICCA Unige, Ecosavona, Porto di Savona, hanno presentato soluzioni innovative in termini di recupero dei rifiuti come risorsa energetica; come: pirolisi di biomasse con rendimento superiore rispetto alla combustione (25% contro 17%), produzione di biodiesel da oli esausti vegetali, nuovi motori per combustione biogas nella discarica del Boscaccio con triplice vantaggio (autosufficienza per elettricità, ricavi da vendita EE, ricavi da vendita certificati verdi) per cui Vado L. è stato dichiarato “comune rinnovabile” per il 2012, e molto altro.
Ad es. compatibilità economica del recupero che va inserito e integrato in un processo, economia circolare proposta dall’Europa, sensibilizzazione dei cittadini ad una maggiore consapevolezza sulla RD, piano regionale su energia che prevede 14% da fonti rinnovabili, 80% di RD di 79 CER nel porto di Savona di 6500 t di rifiuti con un deposito hub per le navi di Costa Crociere.
L’intervento di Legambiente Liguria ha messo in evidenza invece le moltissime criticità della nostra regione, che ha una gestione dei rifiuti molto più arretrata rispetto alla media italiana.
Al termine c’è stata la possibilità di fare domande, allora sono intervenuta a nome del Coordinamento ligure Gestione Corretta dei Rifiuti.
Ho messo in evidenza che noi, pur condividendo i loro principi dichiarati, le 3 R di Riduzione, Riuso, Riciclo, la necessità di una buona comunicazione e motivazione delle persone affinché effettuino una buona Raccolta Differenziata e l’urgenza di ridurre le emissioni di CO2, sosteniamo invece che il recupero di energia in realtà distrugge la materia e ne impedisce il recupero.
Sappiamo infatti che 1 tonnellata di rifiuti se riciclata permette un recupero di energia triplo ed emissioni inquinanti molto minori rispetto alla sua combustione, per questo il recupero di energia è messo dalle direttive europee all’ultimo posto, dopo riduzione, riuso, riciclo e recupero di materia dai rifiuti residui. Quindi riteniamo non si possa parlare di vantaggio ambientale conseguente al recupero di energia.
Ho anche chiesto perché le Università in Liguria non fanno ricerche sulla produzione di imballaggi e oggetti completamente riciclabili, oppure studi di comparazione sugli effetti della combustione e del riciclo.
Ho chiesto come mai la discarica del Boscaccio aveva ricevuto riconoscimenti Emas e Rina nonostante l’assenza del pretrattamento obbligatorio.
Infine ho proposto a tutti, in particolare ad Ecosavona, un incontro col Coordinamento GCR allo scopo di poter confrontare le idee.
Un estratto degli interventi sarà pubblicato sul sito di RiciClickaMente