(articolo a cura di Federico Valerio, articolo originale disponibile QUI)
Nel 2014, i comuni serviti dal Consorzio hanno differenziato l’85% dei loro scarti e, udite udite, le famiglie hanno pagato questo servizio meno degli altri utenti, sia a livello nazionale che a confronto del nord Italia: in media solo 179 € all’anno, , contro 226 € del nord Italia e i 245 € della media nazionale.
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Fig. 1. Tariffe rifiuti 2013 a confronto |
E i costi a carico del Consorzio?
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Fig. 2. Costi annuali per abitante del servizio di raccolta e trattamento rifiuti |
La Figura 2 mostra come, nel 2011, a fronte di un costo medio nazionale di 195 € ad abitante servito, il costo del Consorzio Contarina è stato di 102 €, novantatre euro in meno, decisamente un bel risparmio.
Questo risparmio è stato prodotto dai costi evitati per lo smaltimento e i ricavi ottenuti con la vendita delle frazioni dei materiali raccolti in modo differenziato
E l’occupazione?
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Fig. 3 Andamento percentuale dell’occupazione in Italia e dei dipendenti assunti dal Consorzio Contarina (2002-2014) |
La Figura 3 mostra come, nel corso degli ultimi 12 anni, grazie ai risparmi ottenuti con il passaggio alla raccolta porta a porta, il Consorzio abbia progressivamente aumentato i propri addetti (un aumento di oltre il 150%) per poter offrire un servizio adeguato ai propri utenti, a fronte di un drammatico calo dell’occupazione nazionale a partire dal 2008 quando è iniziata la pesante crisi economica che ancora non ci molla.
Sono notizie che i lavoratori delle nostre aziende di Igiene Urbana e i loro sindacati dovrebbero conoscere e meditare.