Morire per ignoranza o chiedere perchè informati?

 

PETIZIONE POPOLARE:

NO A INCENERIMENTO RIFIUTI DENTRO O FUORI REGIONE LIGURIA

 L’articolo 35 della legge 164 del 11.11.2014 (Sblocca Italia), interferisce coi programmi regionali e interviene sull’autonomia della Regione Liguria, imponendo un impianto di incenerimento non previsto dal Piano Regionale Rifiuti del 25 marzo 2015. Definendo, infatti, gli inceneritori “infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”, prevede che il Consiglio dei Ministri decida in merito, anche contro il parere del Consiglio Regionale, provocando un ulteriore innalzamento dell’inquinamento atmosferico (metalli pesanti, diossine, particolato ultra-fine) e azzerando l’impegno dei cittadini virtuosi, con gravi ricadute per la salute e l’economia.

  1. Sapendo che la popolazione ligure è stata per decenni inquinata, avendo sul suo territorio, densamente abitato e a prevalente vocazione turistica, ben tre centrali a carbone, con ricadute negative sull’ambiente e sulla salute (vedi studi medico-scientifici qualificati a livello internazionale e accertamenti della Procura di Savona), riteniamo inaccettabile che si ipotizzino altre fonti inquinanti come quelle degli inceneritori, su un territorio già pesantemente provato e che richiederebbe invece una bonifica. Diffidiamo dall’usare il sito Tirreno Power di Vado (SV) o altri per incenerimento o combustione di CSS.
  2. Essendo gli inceneritori infrastrutture “pesanti”, impianti molto costosi, che richiedono alimentazione con flussi di indifferenziato garantiti per 25 anni, deprimono la RD e inducono a produrre sempre più rifiuti per ammortizzare l’investimento, a carico degli utenti con elevate tariffe TARI ed elevate bollette per elettricità prodotta con incentivi statali.

3) Esistendo scenari operativi alternativi, impianti a freddo con recupero di materia,Fabbriche dei Materiali“, praticabili e praticati, che costano molto meno, si costruiscono più velocemente, comportano più posti di lavoro, non inquinano con danni alla salute e all’ambiente, emettono meno gas serra, permettono di risparmiare energia in quantità tripla.

Per tutte le argomentazioni riportate i cittadini della Regione Liguria e i turisti, sottoscrittori della presente petizione, chiedono di approvare il testo LIP RIFIUTI ZERO e

 

al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti,

al Presidente della Commissione Ambiente della Camera on. Ermete Realacci,

al Presidente della Commissione Ambiente del Senato sen. Giuseppe Marinello

di stralciare l’art 35 del decreto Sblocca Italia e riformulare un nuovo articolo che disponga:

  1. l’avviamento al percorso verso Rifiuti Zero con raccolta porta a porta e tariffa puntuale (si paga in base a rifiuti residui prodotti e non ai metri quadri dell’abitazione).
  2. la realizzazione di impianti di compostaggio della frazione organica e della frazione verde (foglie, sfalci e potature) che costituisce quasi il 40% dei rifiuti prodotti
  3. il riciclo dei rifiuti raccolti in modo differenziato all’interno della regione in cui vengono   prodotti, eliminando l’inquinamento derivante dal trasporto fuori regione.
  4. la realizzazione di impianti a freddo che permettono di chiudere il ciclo dei rifiuti recuperando ulteriore materia seconda preziosa dall’indifferenziato residuo
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3 pensieri su “Morire per ignoranza o chiedere perchè informati?

    • In qualunque modo lecito potete organizzare raccolta firme (banchetti, presidio permanente acqua pubblica a Savona in P.Sisto (comune), sagre, feste, spiaggia, ……). Poi mi comunicate il risultato renata.vela@gmail.com.
      Se mi scrivere ora vi posso mandare il testo con la seconda pag. per le firme. Renata

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